BAMBINI E TEATRO: ecco 5 Buoni Motivi!

"Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi." (Pablo Picasso)

E Pablo Picasso è uno che di Arte se ne intendeva. Essere artisti significa principalmente mantenere viva la capacità di non lasciarsi sopraffare dal cinismo del mondo degli adulti. E uno dei modi per rimanere “artisti” anche da grandi, è avere a che fare con l’arte, in ogni sua forma, fin da piccoli.

Crescere per i bambini può diventare meno noioso, se lo fanno con il teatro, se lo fanno recitando. Recitare è divertirsi, soprattutto per i più piccoli che accolgono il lato ludico del teatro prima e meglio di noi adulti.

A QUALE ETÀ COMINCIARE A RECITARE?
In Italia esistono diverse realtà culturali e scuole di teatro che organizzano corsi di recitazione per bambini.

Generalmente, vi possono partecipare bambini a partire dai 6 fino ai 13 anni di età. Questo perché a partire dai 14 anni ci addentriamo nell'adolescenza, per cui l’approccio degli insegnanti deve cambiare, un’età in cui non si è più bambini ma ancora nemmeno degli adulti.

Non è raro, comunque, che alcune scuole di teatro organizzino corsi e laboratori anche per i piccoletti di tre, quattro e cinque anni. In questi casi ai bambini viene insegnato a relazionarsi con i compagni, senza perdere la propria individualità, attraverso giochi e attività ludico-didattiche come l’interpretazione di storie inventate dai bambini stessi durante la lezione.

PERCHÉ IL TEATRO FA BENE AI BAMBINI.

Ovviamente, fare teatro fa bene a qualsiasi età e ci sono almeno cinque ragioni per cui ogni bambino dovrebbe frequentare un corso di recitazione:

1. IMPARA A GESTIRE LE EMOZIONI.
L’aspetto emozionale del teatro è importantissimo e da non sottovalutare. L’agitazione, la paura e l’impazienza che un bambino prova subito prima e durante le rappresentazioni possono essere lo specchio del tipo di emozioni che dovrà affrontare da adulto, in circostanze differenti. Imparare a gestire l’affiorare di queste sensazioni fin dalla più tenera età, dà vita un domani a un adulto più sicuro di sé.

2. ACCRESCE L’AUTOSTIMA
Per un bambino imparare a memoria la propria parte, interpretare un personaggio ricordandone i gesti e i movimenti, salire sul palco ed affrontare un pubblico è davvero importante, perché per lui è la prova evidente che può affrontare il mondo senza avere paura del giudizio degli altri.

3. IMPARA A STARE CON GLI ALTRI
Un laboratorio di recitazione, specie per i piccoli più insicuri, è anche uno stimolo alla socializzazione. Recitare su un palco significa, infatti, condividere quello spazio con altri compagni durante la rappresentazione. Condividere le proprie emozioni e impressioni con gli altri bambini, è un ottimo modo per insegnare al bambino ad essere più aperto nei confronti di chi gli sta intorno. Imparerà anche il senso di responsabilità nei confronti di sé stesso e dei compagni e quindi ad impegnarsi nello studio della parte e concentrarsi durante le prove e lo spettacolo.

4. IMPARA PAROLE NUOVE
Recitare significa anche dover leggere un copione, imparare a memoria la propria parte e affrontare i dialoghi con i compagni sul palco. Tutto ciò è un enorme beneficio: recitare stimola i bambini a leggere, contribuendo così all’arricchimento del vocabolario. Inoltre i corsi di recitazione possono essere un valido aiuto anche per il superamento della Dislessia (Ecco un libro interessante per i genitori di bambini dislessici).

5. MIGLIORA IL SENSO ESTETICO
Nei laboratori teatrali spesso ai piccoli viene chiesto di occuparsi anche del lato artistico dello spettacolo. Viene chiesto loro di proporre idee o di contribuire a realizzare la scenografia, il trucco e il costume di scena del proprio personaggio. Occuparsi anche di questa parte della messinscena, oltre a aumentare il loro coinvolgimento, sviluppa enormemente il senso estetico e creativo presente in ogni bambino.

UN BAMBINO CHE FA TEATRO È UN BAMBINO FELICE.